mercoledì, aprile 01, 2020

LA LOTTA TRA LE DUE PROGENIE



         Difficile è sempre stato l’interpretazione di questi versi e sicuramente lo sarà fino alla fine dei giorni fino a quando avverrà il ritorno di Gesù. Genesi 3:15 Io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno. Vediamo che la condanna che Dio dà al serpente è suddivisa in due pene ed una conseguenza di fatto che succederà nel tempo. La prima pena scaturisce a causa della influenza del serpente che ha persuaso Eva a mangiare il frutto, dalla quale conseguenza, Dio ha fatto sorgere un’inimicizia incancellabile tra Eva e il serpente, ove questa inimicizia, piuttosto considerata odio, nasce dal risentimento di Eva di essere stata ingannata dal serpente. Mai la donna darà possibilità di pace al serpente, essendo stata sedotta e condizionata al giudizio di Dio e di essere stata sottoposta al dolore del parto. Eva, per questa condanna, perde anche l’uguaglianza del valore esistenziale, goduto prima, come nel caso in cui offerse a Adamo il frutto, nel quale, il suo potere egualitario era in atto. Ora invece è sottoposta al marito. Genesi 3:16 ……i tuoi desideri si volgeranno verso tuo marito ed egli dominerà su di te. La seconda pena parla di progenie che, in effetti, il significato dovrebbe riferirsi alla discendenza dei protagonisti che si vedrebbero contrapposti, nel perdurare del tempo, inimicizia che si protrarrebbe fino al ritorno di Gesù sulla terra. Considerando i fatti avvenuti nel periodo del ministero di Gesù, potremmo assimilare la generazione del serpente che sia stata quella che ha perseguitato Gesù fino alla croce, mentre la generazione di Eva si riferirebbe ai credenti in Gesù, credendolo Figlio di Dio. Come potrebbe essere considerata la generazione di Eva, come i cristiani, se Eva è stata condannata?  La risposta sarebbe quella che, ricordando che Adamo sotto peccato è stato rappresentato da Gesù, come il secondo Adamo, allo stesso modo, da Eva, sia scaturito il popolo cristiano credente in Gesù, rappresentante come la Chiesa di Gesù. Tuttavia, l’inimicizia tra il serpente ed Eva, non si è fermata nel momento in cui Gesù fu immolato sulla croce, ma si protrae fino ad oggi ed oltre, fino alla fine dei tempi. Infatti, abbiamo visto a tutt’oggi tanti esempi di allontanamento dei cristiani, influenzati da satana, dal credere in Dio. La fede in Dio si sta raffreddando, dando spazio a dicerie e a culti pagani, con la tendenza di cercare un novo dio a misura d’uomo. Tutto questo non fa che irritare Dio Onnipotente mettendo alla prova la sua pazienza. Consideriamo adesso l’ultima pena, che altro non è che un avvenimento di fatti, cioè, la generazione di Eva, che rappresenta il popolo di Dio, riuscirà a essere vittoriosa schiacciando il capo del serpente. Da questo quadro la generazione di Eva che schiaccia il capo al serpente, implica che vi sarà una lotta e proprio in quella lotta, la generazione cristiana, nello schiacciare il capo del serpente, viene ferita al calcagno. Quale significato può assumere la ferita al calcagno? Il significato va riferito alla persecuzione dei cristiani ed al loro sangue versato per amore di Gesù, poiché, avendo manifestato la fede in Lui, sono stati trucidati per il suo nome. Questi martiri sarebbero il calcagno della Chiesa di Gesù, che non sarà sconfitta ma solamente ferita, mentre satana sarà schiacciato definitivamente dalla Chiesa, per mezzo della Parola e, quindi, di Gesù, poiché, ogni martire morto sarà una freccia mortale per satana.
Pace e fede nel Signore