lunedì, marzo 17, 2014

ALL'INIZIO LE TENEBRE




Genesi 1:1 Dio, nella pienezza della sua Potenza aleggiava sulla superficie delle acque, intorno alla terra, ridotta in uno stato desolato dopo la cacciata di Lucifero. Nel cosmo erano le tenebre, alle condizioni in cui Dio aveva creato i cieli e la terra, perché la luce dell’angelo che illuminava la terra, non era più. Dalla lotta, la terra ne era uscita informe e vacua, non sembrava più essere stata creata da Dio, perché essendo “Dio perfetto” anche le cose create da Lui, lo sono. Ora, invece, deve Egli dare riparo a quanto è stato distrutto. Dio, come Lui stesso dice: Giovanni 4:24 Dio è Spirito,…., non è materia, né è origine di essa. Egli è Spirito che attraversa la materia e la domina.
Allora, la materia, è stata prima di Dio? No, poiché, se il nulla è lo strumento per il quale Dio stese il suo universo e tutte le cose, esso fa parte del suo pensiero, allora è facile capire che al suo comando la materia fu. Questo ci conduce al primo verso della Genesi, che Dio creò i cieli e la terra (materia), usando solo la sua parola.
Giovanni 1:3  Tutte le cose sono state fatte per mezzo di lui (la Parola), e senza di lui nessuna delle cose fatte è stata fatta. Sembra che ci addentriamo in un fitto mistero e la mente comincia a non concepire la relazione tra il nulla e la materia, e non riusciamo a identificare nemmeno il nulla. Avvertiamo la limitatezza del nostro intendere, che comincia a non sopportare l’entità della conoscenza. Ci rendiamo conto che il nostro gettito è limitato per qualche ragione. Restiamo così abbindolati tra la terra e il cielo, avvertendo che in noi vi è l’esistenza di due nature, quella della terra e quella del cielo. Torniamo al verso, Genesi 1:2 “La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulle acque”. Leggendo che lo Spirito di Dio aleggiava sulle acque, ci accorgiamo che la terra non era per nulla una massa di fuoco, anzi, di acqua e terra, forse in eguali porzioni, ove Dio, nella sua natura di Spirito, aleggiava intorno alla terra, ora diventata deforme e vacua. Il suo proponimento era di sanare quella che era già ”la perfezione” della sua opera.
Vorrei azzardare un concetto che mi sono fatto attraverso anni di studi, ma è arduo, e ve lo propongo. - Se Dio ha creato i cieli (cosmo) e la terra, dove si troverebbe Dio[1]? Apocalisse 22:5 E qui non ci sarà più notte alcuna e non avranno bisogno di luce di lampada né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà, ed essi regneranno nei secoli dei secoli. La prima cosa da notare è che dove abita Dio, non vi è luce di astri, né di stelle né di soli, perché Egli stesso è Luce. In quest’ordine, cominciamo a comprendere che Dio abiterebbe fuori dall’universo, perché esso è stato creato dal nulla. Infatti, l’universo che vediamo, non è altro che la sua opera e dentro ha posto la terra e tute le cose. “Dio disse sia la luce e la luce fu”. Perché Dio ha fatto la luce se nell’inizio, come opera completa, ha creato solo il cielo e la terra? Non è la stessa cosa quando sarà la fine che regneremo con Dio, che Egli sarà Luce nel suo regno, come Lucifero, fu luce per la terra? Se Gesù, in Giovanni 14, dice che è andato a preparaci il posto, non sarà questo, come la terra, ma senza mare, ne sole, ne luna, ne stelle, e solo la luce di Dio ci illuminerà come Lucifero illuminò la terra? Le cose sembrano che si ripetono. Con differenza, perché ora Dio parla di eternità, dobbiamo assumere che questa volta Dio non metterà un altro Lucifero, ma Lui stesso darà la luce. La nostra vita sarà in eterno, come quegli angeli governati da Lucifero, prossimamente sarà Dio. Sebbene, si individui un filo logico dei fatti che potrebbero accadere, non possiamo sapere i piani di Dio. Quanto si è detto, certamente va alla gloria di Dio perché Egli stesso dona gli strumenti per arrivare a comprendere un po’ di più e riconoscere quanto grande Egli sia.  

Dr.Giuseppe Drago










[1]Apocalisse, 22:5  E qui non ci sarà più notte alcuna e non avranno bisogno di luce di lampada né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà, ed essi regneranno nei secoli dei secoli.

VIAGGIO NELLA GENESI

 Le Fasce di Van Allen[1] costituiscono un ostacolo insormontabile, quando ci accingiamo a fare uscire dall’atmosfera la nostra navicella, ma ancor di più, sembra che, nell’attraversare questa fascia, gli astronauti provano delle sensazioni strane con la conseguenza che anche i comandi non funzionano per qualche minuto.  Per fare un viaggio sulla luna, com’è auspicato da diversi milionari, comporta un bel po’ di rischi; ma il viaggio che, invece, ci proponiamo di fare è quello di ogni cittadino del mondo che vuole fare la più nobile esperienza, cioè, quella di conoscere la verità di Dio. Un viaggio speciale, ove il nostro pensiero sarà sottoposto a delle prove di capacità per intendere il divino nel suo vero significato “trascendentale”. Non sarà un compito senza difficoltà, anzi, vuoi per la negligenza di ascoltare la voce intima dell’anima, vuoi perché ci lasciamo abbindolare dal progresso con tutti i suoi artifici, pochi riescono a seguire la voce dello spirito. I traguardi raggiunti dalla scienza moderna, apparentemente ci soddisfano e ci danno il concetto del benessere e della conquista, specie, quando osserviamo che in questi ultimi decenni, abbiamo bruciato tappe importanti del futuro.  La nostra avventura, quindi, è speciale e unica, sia nella sua forma sia nel contenuto e per esaltare il valore umano, andremo in direzione dello Zenit, verso la tranquillità e la saggezza nel comprendere i fatti divini. L’obiettivo non è difficile né fantascientifico, ma è reale e semplice, libero da ogni incrostazione d’ipocrisia e corruzione. Ciò che mi propongo di esaminare è “la Bibbia”, la quale contiene la rivelazione di Dio per il beneficio dell’uomo, in tutte le sue forme e significati e i lati inaccessibili per la portata della mente umana. E con l’aiuto dello Spirito Santo, cercherò di apprendere il messaggio più incisivo e salutare. Formulerò anche delle domande, nella speranza che Dio si compiaccia di rispondere. Dobbiamo per questo compito, armarci dell’armatura della fede, in altre parole, assuefare il nostro essere all’umiltà e mostrarci pronti ad accogliere l’insegnamento della Sua Parola. Il primo verso che leggeremo è Genesi 1:1 In principio Dio creò il cielo e la terra. Vorrei, per primo, richiamare all’attenzione il concetto del “nulla” Che cosa definiamo per il nulla? Il vuoto, uno spazio inverso, un pensiero, un buco nero…ecc. Ogni tentativo di definizione non ci dà la certezza del vero significato o della sostanza del nulla. Secondo me, se il nulla non ha fatto parte delle cose create da Dio, è certamente il mezzo che Dio usò per creare tutte le cose, per questo esso è nella mente di Dio, e quindi fa parte del tutto, esso è quindi un’identità reale. Se nel principio Dio creò i cieli, ha certamente preso il nulla e su di esso, ha esteso i cieli. Questi cieli, non sono quelli che intendiamo, ma è l’estesa o universo nel quale il Creatore, vi ha posto le tenebre e la luce e dentro ha collocato la terra. Com’è possibile che Dio, che è Luce, abbia formato uno spazio di tenebre e luce, e posto nel loro eterogeneo miscuglio la terra. Chi avrebbe illuminato la terra? Lucifero, che si fece uguale all’Altissimo. Alla fine, il principe celeste supremo condottiero delle armate dello Altissimo “Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio”: il Pontefice Giovanni Paolo II, in visita ufficiale sul monte Gargano, aveva indirizzato queste parole alla folla di devoti accalcati attorno al Santuario di San Michele Arcangelo, la mattina del 24 maggio 1987. Apocalisse 12:7 E si fece battaglia nel cielo; Michele, e i suoi angeli, combatterono col dragone “Lucifero”; il dragone parimente e i suoi angeli, combatterono. Sembra che le parole del Papa si riferissero a questo futuro combattimento, per cui San Michele ci salva dal pericolo incombente di Lucifero.  La fascia di Van Allen, di cui si è fatto cenno, era la zona ove risiedeva l’angelo Lucifero sfolgorante di luce che con il suo fuoco illuminava la terra e tutti gli angeli che la operavano. Non sappiamo cosa sia successo nell’universo e se esplosioni vi sono state, quelle sono avvenute dopo la creazione della terra. Torniamo alla situazione organizzativa della terra governata da Lucifero con tutta la schiera di angeli. Passati milioni di anni la sete di potere di Lucifero[2] lo spinse a ordire un attentato all’Altissimo. Naturalmente a Dio non piacque tale decisione, tale che gli dispose una severa punizione che sconvolse la terra. Genesi verso 1:2 “La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulle acque”.  Cominciamo a esaminare la prima parola, la terra era informe: era sconvolta e arida per la battaglia avuta contro Lucifero, che fu vinta da Dio, sprofondandolo nella voragine della terra.

Pace e fede nel Signore

 

 

 



[1]Si ritiene comunemente che le fasce di Van Allen siano il risultato della collisione del vento solare con il campo magnetico terrestre.

[2]Isaia 14:13 Tu dicevi in cuor tuo: « Io salirò in cielo, innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; mi siederò sul monte dell’assemblea, nella parte estrema del settentrione;

Isaia 14:14 salirò sulle sommità delle nubi, sarò simile all’Altissimo».