venerdì, agosto 14, 2020

L'ALTARE DI PIETRE


           
                    Se da un lato, sappiamo che esiste un rapporto di necessità esistenziale nel costruire una casa che serve per proteggere l’uomo dall’intemperie, dall’altro non sappiamo quale possa essere il motivo della pretesa di Dio di desiderare un semplice altare di pietre naturali per essere glorificato, senza che l’uomo possa intervenire con l’opera delle sue mani per meglio offrire la sua offerta. Esodo 20:25 E se farai per me un altare di pietra, non lo costruirai con pietre tagliate; perché alzando su di esse lo scalpello le contamineresti. Il Signore specifica, in modo tassativo che le pietre debbano essere scelte tra quelle presenti nel luogo al momento della costruzione e non devono essere tagliate. Da questo nasce una riflessione o meglio una ipotesi, che il luogo dove ogni volta l’uomo decideva di ereggere un altare a Dio, quel luogo lo aveva già santificato il Signore. Quel luogo era santo, essendo che lì era presente la santità di Dio che si sarebbe compiaciuto dal profumo del grasso dell’animale sacrificato, mentre esso saliva in cielo.  Le pietre raccolte dal profeta o dall’uomo di Dio per costruire l’altare, essendo già santificate, non era necessario che l’uomo con il suo scalpello li modellasse, ma bastava solo che li prendesse e li poggiasse una sopra l’altra. Ecco perché l’altare era un monumento sacro, perché le pietre erano sacre e benedette da Dio, prima che l’uomo li usasse per costruire l’altare, mentre l’intervento dello scalpello avrebbe inquinato la benedizione di Dio su quel luogo. Un altro comando divino ci fa conoscere quanto santo era il luogo e l’altare stesso: Esodo 20:26 E non salirai al mio altare per mezzo di gradini, affinché su di esso non si scopra la tua nudità. Tuttavia, a nostro parere, quanto sarebbe stato giusto porre l’altare nel piano sopra dei gradini per mostrare l’uomo la sua sottomissione a Dio? Ebbene, ciò, non era accettato e lo scopo è facilmente immaginabile se pensiamo all’animo dell’uomo che facilmente, in molte occasioni, assume un atteggiamento superbo ed egoistico quando costruisce un’opera. Per questo motivo, al Signore, sebbene, gli sarebbe piaciuto un altare sollevato, tendendo al cielo, lo rifiutava a giusta causa, poiché in questo modo, frenava l’uomo dal cadere in peccato d’orgoglio. L’offerta così, rimaneva pura ed accettevole.  Deuteronomio 27:5 Là costruirai pure un altare all'Eterno, il tuo DIO, un altare di pietre, sulle quali non userai alcun strumento di ferro. Così, lo strumento di ferro rappresenta la tecnologia dell’uomo che è infusa dei principi materiali di questo mondo e per questo motivo, essendo che le cose materiali si oppongono ai principi divini, il Signore anticipava l’opera dell’uomo santificando le pietre e il luogo dove avrebbe dovuto essere eretto l’altare. Ecco che Dio, negli altari di pietra detesta l’uso del ferro, poiché, ciò che Dio santifica nessuno deve modificarlo. Diverso è il costruire il tempio come fu comandato a Salomone da Dio, quella fu un’opera, secondo il particolare comando di Dio con misure e specifici decori, non che Dio avesse avuto bisogno di tali addobbi o di tale costruzione, ma era riferito per la realtà terrena. L’esistenza del Tempio vuole rappresentare il luogo dove è possibile sentire la presenza di Dio, mentre il Tempio non è più necessario quando saremo nel regno di Dio. Tutto questo ha uno scopo sulla terra, perchè l’uomo glorifichi Dio dentro il Tempio, ove lì, risiede il suo Spirito e signoreggia la sua Gloria. L'altare è spesso definito come simbolo di Cristo, dal fatto che il rito di consacrazione è riferito al sacrificio della Croce. L'altare di pietra è la figura biblica di Cristo, che è la pietra angolare della sua chiesa. Tutte quelle pietre usate dagli uomini di Dio, per costruire gli altari, non si riferiscono altro che alla costruzione spirituale del Tempio futuro di Dio.
Pace e fede nel Signore