sabato, marzo 09, 2019

DIO E' LUCE



                      E’ difficile capire come Dio possa essere luce e nello stesso tempo forma la luce. Per tentare di capire il concetto del rapporto che possa esistere tra l’essere luce e il formare la luce, dobbiamo studiare il verso di Isaia 45:7 Io formo la luce, creo le tenebre, do il benessere, creo l'avversità; io, il Signore, sono colui che fa tutte queste cose. Se Dio forma la luce, vuol dire che essa è in Lui come facente parte della sua persona 1Giovanni 1:5 …. Dio è luce, e in lui non ci sono tenebre. Quindi, essendo la Luce in Lui, la dispone secondo il suo criterio di giudizio, dove vuole, poiché anche, la possiede. Diverso è il concetto, quando leggiamo, creo le tenebre, poiché, il creare si attribuisce a qualche cosa che prima non esisteva e che, per mezzo della sua potenza, Dio ha creato le tenebre dal nulla, poiché le tenebre non sono in Dio. In riguardo al benessere, Dio dà il benessere, perché come componente della luce il benessere è in Lui e ne dispone come ha formato la luce. In riferimento all’avversità, come oggetto esterno, la crea come crea le tenebre. Così, si comprende ciò che in Dio lo forma e ciò che non è il Lui lo crea. La domanda, allora, che ci facciamo è, se la luce è nella pienezza di Dio, come sia possibile che abbia voluto creare l’opposto? Bisogna, tuttavia, ricordare che l’opposto non è eterno, mentre la luce lo è. Se Dio ha creato l’albero della conoscenza del bene e del male non è che questi elementi sono componenti del suo Regno, ma li ha permessi, in funzione della creatura terrena, essendo che, l’uomo in futuro non sarà più carnale ma che, al ritorno di Gesù sarà rivestito da un corpo incorruttibile, idoneo per il Paradiso, dove l’albero della conoscenza del bene e del male non ha più motivo d’esistere. Da quanto detto, si arguisce che Dio forma la luce, poiché, essa è luce di se stesso che illumina il suo Regno. Apocalisse 22:5 ….  perché il Signore Dio li illuminerà e regneranno nei secoli dei secoli. Questa luce avrebbe avuta una diversa funzione, quando è stata sulla terra sotto forma di Gesù, la quale, fu sapienza divina in assoluto, mentre quando è nel Regno dei cieli è Luce di Dio che illumina. Così, Gesù, era Luce quando apparve a Saul nella via di Damasco, essendo che Gesù stava nel Regno dei cieli ma quando Gesù era sulla terra fu sapienza di Dio, infatti, quando parlò sul monte della trasfigurazione con Elia e Mosè, Gesù fu coronato di luce, essendo la sapienza divina che ha illuminato gli uomini, i quali, a suo tempo nei cieli, i credenti riceveranno a buon prezzo il frutto della luce eterna, essendo stati cibati dalla sapienza illuminante di Gesù. Come possiamo immaginare che Dio, nel Regno dei cieli, illuminerà il suo popolo al posto del sole?  Pur stando Dio e Gesù sul proprio trono, Dio ci illuminerà. Apocalisse 22:1 Poi mi mostrò il fiume …. che scaturiva dal trono di Dio e dell'Agnello. Ritornando al verso iniziale Isaia 45:7 è scritto ...sono il Signore che fa tutte queste cose. Da questo, si comprende che, Dio, oltre a formare la luce Egli permette la mescolanza della luce e delle tenebre, nel senso che, produce dentro l’universo di tenebre, la vita e tutti corpi viventi. Nel verso Apocalisse 22:5 essendo scritto…. perché il Signore Dio li illuminerà……. Allargando la visione, bisogna capire come possiamo coniugare il fatto che Dio è Luce ed è anche Spirito ma che, nello stesso tempo, passeggiava nel Giardino dell’Eden con Adamo ed Eva, Genesi 3:7 …… il Signore, il quale camminava nel giardino sul far della sera.  A questo punto, comprendiamo che la mente umana ha un problema quello di non essere capace di dare una definizione a tutto ciò. Tuttavia, possiamo dire che l’uomo ha i presupposti per intendere il mistero di Dio ma non ha l’accesso. Genesi 3:24 Così …. pose a oriente del giardino d'Eden i cherubini, che vibravano da ogni parte una spada fiammeggiante, per custodire la via dell'albero della vita. Concludendo, diciamo che Dio ci ha lasciato una porta stretta che porta alla vita eterna, quella di avere fede incondizionatamente in Lui.  
Pace e fede nel Signore



sabato, marzo 02, 2019

COSA DISEGNA IL CUORE?


         Il cuore può essere immaginato come il centro di mitigazione di tutte le conseguenze degli organi che compongono la struttura dell’uomo, ma che potrebbe collassare in conseguenza di un male incurabile o di un dolore estremo. Esso è anche l’organo che sopporta le ripercussioni di tutti i sentimenti dell’uomo. In riguardo a quest’ultimi, si può immaginare che il cuore sia il luogo ove risiede il giardino dell’Eden e che vi siano piantati l’albero della vita e della conoscenza del bene e del male, per il fatto che, da esso possono uscire sentimenti di amore e di contaminazione.  Matteo 15:18 Ma ciò che esce dalla bocca viene dal cuore, ed è quello che contamina l'uomo. Da questa affermazione ne deriva che satana ha una certa influenza sul cuore dell’uomo, ma essa può essere annullata dal potere di Dio in qualsiasi momento.  Resta da chiarire quando il Signore permette a satana di agire e quando lo limita della sua facoltà di provare l’uomo. 2Samuele 24:1 Il Signore si accese di nuovo d'ira contro Israele, e incitò Davide contro il popolo, dicendo: «Va' e fa' il censimento d'Israele e di Giuda. Collegato a 1Croniche 21:1 Satana si mosse contro Israele, e incitò Davide a fare il censimento d'Israele. Per sapere il quando e il come, Dio permetta a satana di operare significherebbe conoscere i piani di Dio e questo non è permesso all’uomo, almeno che, Dio non si riveli, come ha fatto con i profeti. Le condizioni di libero arbitrio sono basate su una facoltà concessa da Dio, affinché, l’uomo possa muoversi liberamente sia di fatto che di pensiero e disporre dei propri sentimenti come egli vuole.  Tale libertà, tuttavia, ha dei vincoli e degli obblighi, essendo che l’uomo esiste sulla terra non per evoluzione della natura ma per volontà di Dio, per cui, avrà conseguenze negative se dovesse non riconoscere Dio nella propria vita, ma ancora, si richiede che l’uomo debba anche servirlo e adorarlo, per almeno due motivi, il primo, poiché, Gesù non è sceso sulla terra per farsi una passeggiata ma per sacrificare se stesso per la salvezza dell’umanità intera e quindi, l’uomo ha un obbligo di rispettare l’Unto di Dio, il secondo, la capacità del cuor dell’uomo non è quella di Dio, essendo che dal cuore dell’uomo può uscire la contaminazione, mentre dal cuore di Dio, esce il divino giudizio, che è santo, infallibile e supremo. Non mancano, tuttavia, quelli che tentano Dio e il suo Unto, che sono i nemici di Dio e quelli che ne sono tentati da satana per essere provati. E’ in questa incognita che bisogna avere saggezza e fede nel Signore. Ricordiamo il re Ezechia, 2 Cronache 32:31 Tuttavia………Dio lo abbandonò, per metterlo alla prova e conoscere tutto quello che egli aveva in cuore. Beato sia, colui che mantiene il suo cuore conforme alle vie del Signore, su tutto ciò che gli possa capitare nella vita, poiché, se il re valorizzò meglio la via di Dio, pur essendo stato abbandonato, quanto più noi, dobbiamo persistere nella via tracciata da Gesù che ci ha liberati dalla morte. Con la nuova nascita, il nostro cuore non rappresenta più l’ipotetico albero della vita e della conoscenza, ma è diventato il Tempio di Dio, per cui, il nostro cuore, è capace di scegliere le vie dello spirito e abbandonare le vie della carne, essendo stata incrementata in noi la conoscenza divina. Se nel Tempio di Dio costruito da mani d’uomo vi stava racchiusa, nel luogo santissimo, l’arca di Dio, nel cuore dell’uomo che si mantiene fedele, vi è la presenza di Gesù, vale a dire la sensibilità con il divino diventa perspicace e immediata, capace di correggere le  nostre azioni e  guidare le nostre parole, poiché, da quando ha bussato Gesù e lo abbiamo fatto entrare, è entrata pure la grazia di Dio che guiderà la nostra vita conforme alla sua divina volontà. Se Dio guarda i cuori, si intende che la nostra esistenza è legata misteriosamente a Gesù e al mondo eterno presieduto da Dio. Matteo 5:8 Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Il nostro cervello rivelerà ogni cosa durante il nostro processo divino, di cui, Gesù sarà il nostro avvocato. Grazia sia a Lui, in eterno.
Pace e fede nel Signore



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