Genesi
cap. 6 Il Signore esprime un giudizio nei
riguardi dell’uomo a causa della relazione che ebbero i figli di Dio con le
figlie degli uomini. Fu detto dal Signore, che il suo Spirito non sarebbe
rimasto sempre nell’uomo e in conseguenza stabilì che la vita dell’uomo fosse di
centoventi anni. E’ assai difficile comprendere la decisione del Signore di porre
un limite alla vita dell’uomo, mentre questa stava sviluppandosi a lungo
termine. Se le figlie degli uomini erano belle e furono attratte dai figli di
Dio, ciò vuol dire o che i figli di Dio erano gli angeli, che apprezzando la
bellezza delle figlie degli uomini ne sentirono attrazione o che le figlie
degli uomini erano più belle delle figlie dei figli di Dio, se i figli di
Dio erano la generazione di Set. Dovremmo, ancora considerare che i figli
di Dio non avessero mogli o se le avevano, esse erano più brutte delle figlie
degli uomini, e ciò contrasterebbe la perfezione di Dio.
Poi non si capisce per quale
motivo l’uomo ha dovuto ricevere questa restrizione della sua vita per il solo
fatto di avere delle belle figlie. Non ha detto Dio, crescete e
moltiplicatevi?
Detto
questo, come premessa, con l’aiuto dello Spirito di Dio, chiediamo suggerimenti
per capire meglio la sua volontà. Per prima cosa cerchiamo di unire le parole
dette da Dio, come se fossero cocci di cristallo per costruire il vaso e
apprezzarlo nella sua forma e bellezza. Cominciamo a osservare il verso 4:26
che dice:” Anche a Set nacque un figlio che egli chiamò Enos. “Allora si
cominciò a invocare il nome del Signore”. La nota di una delle più eminenti
traduzioni sostiene che i figli di Dio potevano essere i discendenti di Set, ma
non da certezza. Se leggiamo il verso sei, ci accorgiamo che sembra molto
strano che le figlie dei figli di Dio fossero brutte e che le figlie degli
uomini fossero belle. La bellezza sarebbe stata nei popoli mondani e non nei
figli di Dio? In altre parole gli uomini che non conoscevano Dio o se non lo
avevano visto lo temevano, avrebbero avuto figlie più belle dei figli di Dio?
Ricollegandoci
all’uomo terreno, senza distinzione se fosse discendente di Set o di Caino o di
quelli fuori del giardino, tutti temevano Dio anche senza averlo visto o
sentito. Così quando leggiamo nel verso 6:1, che gli uomini cominciarono a
moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro figli e figlie possiamo dire che essi
erano tutti gli abitanti della terra senza distinzione di gruppo. Ci rimane ora
di capire chi erano i figlioli di Dio. Il verso 5 ci dice che esistevano dei
giganti, dei quali la Sacra Scrittura non ci da nessuna informazione sulla loro
origine, ma dopo che i figli di Dio presero le figlie degli uomini, sappiamo
per certo che nacquero dei giganti, essi furono degli eroi dell’antichità e
uomini possenti e saggi, ed ebbero virtù e caratteri soprannaturali. Solo il
seme degli angeli unito con le figlie degli uomini, avrebbe potuto far nascere figli
superiori, sia in statura sia in intelletto. A questo punto è facile intuire
che solo dall’alto poteva venire tale grazia, e che i figli di Dio si
riferissero agli angeli. Resta il fatto, che Gesù disse che gli uomini nel
cielo saranno come gli angeli: Matteo 22:30 Perciocché
nella risurrezione non si prendono, né si dànno mogli; anzi gli uomini son nel
cielo come angeli di Dio.
Essendo gli
angeli, spiriti con nessun sesso, lo avrebbero acquisito una volta incarnatosi
in un uomo o in una donna nel mondo terreno. Ecco che gli angeli, figli di Dio,
avuta ammirazione sulle figlie degli uomini vollero incarnarsi per il solo fine
di proseguire la lunga vita delle belle creature fatte da Dio e non per il fine
del piacere. Solo con l’incarnazione avrebbero sentito il desiderio carnale,
mentre prima era solo platonico, e non altrimenti. Questo stato d’intervento, come si è visto,
produsse dei giganti, aventi grande forza e saggezza e questi, secondo i piani
di Dio, avrebbero ritardato i piani della salvezza dell’umanità, allungando
l’arco della giusta età che Iddio pose
in centovent’anni, per ritornare alle stesse condizioni della creazione.
Passiamo
a interpretare con l’aiuto divino, il verso tre, nel quale non capiamo cosa il Signore,
vuole dirci con la frase che non avrebbe permesso che il Suo Spirito rimanesse
sempre nell’uomo. Il Signore fa comprendere, che gli angeli avendo natura
divina, avrebbero seguentemente trasmesso agli uomini lo Spirito di Dio, ma
tutto ciò avrebbe portato a uno squilibrio temporale, sia a causa dell’avvento
di una generazione più evoluta sia più longeva, essendo lo Spirito di Dio, con
loro. Questo avrebbe portato un allungamento dei tempi e il progetto divino sull’umanità
non sarebbe stato uniforme, perché la parte di progenie semidivina, avrebbe
rallentato, il processo del piano di Dio. Così, quando il Signore decise di
fermare l’afflusso degli angeli negli uomini, nello stesso tempo limitò la vita
dell’uomo.
Non fu a
castigo per l’uomo, ma per amore. In questo modo, abbreviando la vita, Dio,
accelerò il tempo per la venuta di Cristo e quindi la salvezza per l’uomo. Sempre
in riguardo dei giganti, leggendo diverse traduzioni della Bibbia mi è capitato
di leggere[1]
“Good News Bible” di versione inglese, ed al verso 2 del cap.6, è scritto:” some
of the supernatural beings” il quale, tradotto si riferisce proprio agli
angeli. Questa interpretazione considera che lo Spirito di Dio abbia voluto
modificare la libera scelta degli angeli. Gli angeli hanno poteri di incarnarsi
nell’uomo, come l’angelo che parlò agli apostoli, nei fatti degli Apostoli 1:11
Questo è Gesù che è stato tra di voi assunto fino al cielo, tornerà un
giorno allo stesso modo in cui lo avete visto andare in cielo.
Dio, sia sempre lodato.