Non poche sono le domande,
risultate in solute, per sapere di più della natura, di Dio o il perché Egli non
si manifesta in modo visibile e inequivocabile all’uomo. Giovanni 4:24 Iddio è Spirito; perciò, conviene che coloro
che l’adorano, l’adorino in ispirito e verità. Quest’affermazione non
lascia dubi che Dio è Spirito, tuttavia il nostro pensiero, incapace di poterlo
identificare resta avvolto in un immenso mistero. Lo immaginiamo corporale come
noi, quando Dio dice che ha creato l’uomo alla sua immagine o leggiamo che Egli
interviene in difesa con la sua mano di giustizia, diversamente quando dice che
ci protegge sotto le sue ali. Di fronte alla diversità di questa descrizione è
difficile, se non impossibile, arrivare minimamente a immaginarlo. Per questo motivo, con assidua frequenza, leggiamo
le Sacre Scritture per comporre questo difficilissimo puzzle e arrivare a
concepire, almeno, in linea di massima la sua persona. Volendo impegnarci a
scoprire la sua persona, cominciamo a considerare alcuni fattori guida, che
credo che ci porteranno a una logica, esaustiva al quanto, vicina.
Nel dire Dio che è
Spirito, ha Egli indicato la sua vera natura invisibile o ha posto un limite
temporaneo alla vista dell’uomo?
Sappiamo dalle Sacre
Scritture che quando saremo nel suo Regno lo vedremo per come, Egli è. Questo
significa, che se Egli è Spirito lo vedremo in Spirito se è corporale lo
vediamo tale. Il fatto sta che all’uomo
come Mosè, Egli dice “tu non puoi vedermi
e vivere”.
Perché, Dio non permette
di essere visto? E’ perché Dio è Luce e l’uomo possa accecarsi e morire o
perché l’uomo è contaminato dal peccato? Se per questo ultimo motivo, allora
bene si capisce che Adamo ed Eva, nel giardino dell’Eden vedevano Dio passeggiare,
o in modo corporale o come Egli è, perché essi erano “anima vivente”.
Si comprende, allora, il
motivo per cui, essendo l’uomo contaminato dal peccato, ora non può stare di
fronte a Dio, né vederlo, non perché Dio sia impotente davanti al peccato, ma
per la sua perfettissima Santità, non permette visione frontale con esso, e
solo in modo eccezionale lo permise a Mosè, di essere visto solo di spalle.
E’ ragionevole pensare
che se da principio Dio fosse visto e passeggiava con l’anima vivente, ora
dall’uomo contaminato si nasconde, cioè si rende invisibile ma presente, perché
l’uomo non è più meritevole di vederlo. Questo stato di separazione, però, non
poteva persistere tra Dio e l’uomo, avendolo condannato a pene eterne, per
almeno due motivi. Per il primo motivo, l’uomo è creatura formata dalle stesse
mani di Dio e non può sussistere che a Dio creatore perfettissimo, gli sia
posto un vincolo di separazione causata dal peccato, perché Egli è Dio unico. Secondo
punto, Dio ha necessità, secondo i suoi piani di annullare il peccato entrato o
fatto entrare, per un fine a noi sconosciuto, nell’uomo e per la necessità di
riportare tutto allo stato primiero, quello di “anima vivente” .
Bene, allora comprendiamo che questo vincolo
della limitatezza dell’uomo nel vedere Dio, non è stato posto ma è stato
conseguenza della disubbidienza dell’uomo. Questo spiegherebbe la fase
esistenziale dell’uomo sulla terra per raggiungere, per mezzo di Gesù,
l’incorruttibilità. Quando Gesù disse – tutto
è compiuto – Egli avrebbe completato questa fase di decisione di Dio, di
redimere l’uomo caduto e per renderlo idoneo a rivedere Dio, come Egli è.
Gesù, oltre a essere
l’artefice per rimodellare il cuore dell’uomo al volere di Dio è anche la
proiezione dell’invisibile Dio sulla terra.
Calossesi 1:15 EGLI è l’immagine
dell’Iddio invisibile, il primogenito d’ogni creatura.
Perché, per sanare quel
peccato, Dio, invisibile, si rende visibile proiettando la sua immagine in Gesù
e aggirando la sua stessa legge, per salvare l’uomo, permette che tutto il
peccato fosse assorbito da Gesù. Il Giusto è sacrificato per l’ingiusto,
offrendo in sacrificio la sua vita.
Così Gesù, Parola di Dio fatta carne, per mezzo di Maria, assume sul suo
corpo tutto il peccato del mondo, sacrificando con la morte la sua carne per
giustificare di fronte a Dio, la carnalità dell’uomo, dove è detto che “l’uomo non è altro che carne”.
Non è poca cosa che
Gesù ha scelto di scendere sulla terra. L’ha fatto, per affrontare il
sacrificio, perché l’uomo potesse essere nuovamente vivificato come creatura di
Dio. Il Signore, non può essere visto, perché Dio non permette che il peccato
sia di fronte a Lui, ma l’uomo ne può sentire la sua voce.
Ebrei 3:15 ……….Oggi,
se udite la sua voce, non indurate i cuori vostri, come nel dì della ribellione.
Per avere questa
esperienza, non è sufficiente essere credente. Per i tempi corrotti che corrono,
ognuno deve abituarsi a percepire la profondità dell’anima e dello spirito,
allora, si aprirà il varco verso il cielo per udirlo.
Dobbiamo noi stessi essere
spirito per comunicare con lo Spirito di Dio. Egli è il Dio della pace e non
della confusione. L’uomo sarà avvolto nel nulla e resterà nel nulla se non si
abbandona a Gesù. Come Dio, in una
singolarissima occasione, permise a Mosè di essere visto di spalle, attraverso
Gesù, ora possiamo rivederlo per come Egli è e vivere.
2 Corinzi 4:4 fra i
quali l’Iddio di questo secolo ha accecate le menti degl’increduli, acciocché
la luce dell’evangelo della gloria di Cristo, il quale è l’immagine dell’invisibile
Iddio, non risplenda loro.
Attenti a distinguere l’iddio di questo
secolo con Dio, Creatore. Il libero arbitrio non è libertà di scelta ma giusta
scelta. Se Dio è con noi, vuol dire che questa scelta, l’ha già fatta Lui in
noi. ”Vi ho scelto prima che il mondo
fosse”.
Pace
e fede nel Signore
Dr. Giuseppe Drago