mercoledì, aprile 03, 2019

DIO RIDUCE LA VITA


        

         Genesi 6:3 Il Signore disse: Lo Spirito mio non contenderà per sempre con l'uomo poiché, nel suo traviamento, egli non è che carne; i suoi giorni dureranno quindi centoventi anni. Difficile comprendere i motivi della decisione di Dio di ridurre la vita dell’uomo, essendo che, l’uomo già fu condannato nel Giardino dell’Eden. La sua vita, dopo la condanna, sia se fosse stata lunga o breve, sarebbe rimasta lo stesso sottomessa al peccato e al sacrificio del duro lavoro. Le parole chiavi, per cui, Dio decise di limitare la vita dell’uomo sono “non contenderà” e “traviamento”. Non considerando la corruzione estrema e i disegni malvagi in ogni tempo fatti dall’uomo, esaminati dopo, nei versi 5 a 7, Dio si rammarica che a causa del traviamento dell’uomo, Egli, non è più disposto a contendere con lui, poiché non è altro che carne. Da questo, sembra che gli angeli, col prendere le figlie degli uomini, (uomini, è riferito a tutti e non solo alla generazione di Set), non siano stati la causa, per cui, Dio, decise di abbreviare la vita dell’uomo, poiché, i giganti furono anche dopo e li abbiamo visti quando Gesuè mandò le spie in Canaan. Considerando il traviamento, invece, esso è l’atto di depravazione dell’uomo che sconvolge la rettitudine dell’esistenza ed accelera la propria distruzione dell’uomo, in più breve tempo. Ciò, avrebbe modificato, indirettamente, il piano di Dio, per cui, crediamo che il grave traviamento, avrebbe inquinato troppo il formarsi dei valori per meritare la salvezza non lasciando abbastanza spazio all’umanità di convertirsi a Dio. Da questo, si suppone, che sarebbe scaturita la gelosia di Dio che decise di non continuare più a contendere con l’uomo, nel dimostrargli, che solo Lui è Dio. Quindi, la lunga vita dell’uomo sulla terra avrebbe causato un lungo tempo per il completamento del ministero di Dio, per il fatto che, più il tempo diventa lungo più si allontana la salvezza per l’uomo.  Se ciò potesse essere un’ipotesi, possiamo pensare che Dio, come fece con la torre di Babele, che disperse il suo popolo, sia intervenuto qui, in anteprima, a ridurre l’esistenza dell’uomo, non volendo più contendere con lui per lungo tempo ma che la salvezza fosse considerata, in primis. La brevità della vita, tuttavia, è un bene per l’uomo, poiché, tutto ciò che fa Dio è per il bene e mai per il male. Se la lunga vita, fu concessa da Dio nel Giardino dell’Eden, ora, dopo il peccato, non è più funzionale per l’uomo. Riflettendo, sulla conseguenza della disubbidienza, anche la natura ne è stata coinvolta dal peccato dell’uomo, infatti, oggi essa è inquinata materialmente, mentre allora, fu inquinata spiritualmente. Ragione, per cui, l’inquinamento spirituale ha prodotto il dissesto materiale del mondo intero, per cui, Dio, per il suo amore, accorciando la vita dell’uomo, indirettamente, ha accorciato la vita della terra. La parola di Gesù ne dà una conferma che negli ultimi tempi saranno più frequenti i cataclismi ma anche e soprattutto, l’avvento del ritorno di Gesù che realizzerà la salvezza e la trasposizione dell’umanità nel Regno di Dio che avverrà imminente. In considerazione del fatto che raramente si raggiunge l’età di centovent’anni ma quella media di ottantacinque anni è, anche se non siamo d’accordo, un bene per l’umanità per raggiungere la salvezza più brevemente da quella stabilita dal principio. Da questi fatti ipotizzati, si deduce che Dio ci ama e ci salverà, essendo che siamo la sua creatura che ha foggiato con le sue mani e per questo non può disperdersi nel nulla.         
Pace e fede nel Signore