martedì, giugno 28, 2022

DIO SA O DIO DISPONE

 

 Nella Genesi, Cap.3 Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male.  Questa frase si divide in due parti: la prima parte è quella, in cui, è scritto che “Dio sa” e la seconda parte è quella che dice “conoscendo il bene e i male”. Nella prima parte ci accorgiamo che satana, oltre a fare confusione sulla conoscenza della legge divina, riduce la potenza di Dio nel dire che Dio sa, invece, di dire Dio ha disposto. Semmai è lui che sa ma Dio è Colui che dispone. Di questa confusa sapienza di satana, Eva, non fa caso perché lei non ha ricevuto il comandamento diretto da Dio ma lo ebbe Adamo. Questa confusione prodotta da satana gli sarebbe servito come giustificazione per incolpare Eva di essersi fatta sedurre con pochi artifizi, non mostrando alcuna fermezza di osservanza alla legge di Dio che l‘aveva disposta. La seconda parte, invece, non vuole dire che Dio conosca il bene e il male, poiché, in questo senso esse sarebbero delle virtù indipendenti dal suo dominio o che starebbero fuori dal suo potere ma Dio li conosce perché, li ha formati, ponendo effetti e limiti della loro natura. Quindi, Dio li domina. Naturalmente perché, Dio, ha formato il bene e il male vuol dire che ne ha posto l’origine costituita dalla sua potenza come Creatore di luce e di tenebre. Questi due mezzi di virtù Dio li pone di fronte al libero arbitrio dell’uomo usando satana come strumento per modulare l’ampiezza della resistenza della fede dell’uomo. Per questo Dio provò Abramo e provò per mezzo di satana lo stesso Gesù nel deserto. Ora, che Gesù ha superato la prova l’umanità è salva.  Genesi 3:7 Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi. La vergogna è stato il primo sentimento della conoscenza del bene e del male che invase l’intimo dell’uomo e dell’unità della coppia come stessa carne.  Genesi 3:11 Riprese: Chi ti ha fatto sapere che eri nudo?  Dio ha permesso che l’uomo avrebbe peccato perché ha disposto prima che la creatura sarebbe stata vittima della conoscenza del bene e del male. Senza queste virtù non sappiamo se l’uomo avrebbe potuto raggiungere la scienza di oggi.  Infatti, Daniele 12:4 …. allora molti lo scorreranno e la loro conoscenza sarà accresciuta. Il sapere di Dio è la potenza creatrice che contiene nella sua identità tutto ciò che esiste e che non esiste ma soprattutto si rinnova come potenza su potenza. Genesi 3:11… Hai forse mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato di non mangiare? Questa frase mostra non solo che Dio conosce gli effetti del frutto dopo essere stato mangiato, ma conosce i principi della creazione del frutto e quindi le cause intrinseche che producono nelle mente umana la conoscenza del bene e del male, mentre satana conosce solo gli effetti esteriori.   Genesi 3:22 Il Signore Dio disse allora: Ecco l'uomo è diventato come uno di noi, per la conoscenza del bene e del male. La conoscenza del bene e del male si riferisce alle condizioni della terra ma non sappiamo nell’ambito dell’universo esse che grado possano assumere, mentre l’immagine dell’uomo come quella di Dio certifica la unicità della volontà di Dio di creare una eccezionale creatura universale che proiettasse la sua immagine.

Pace e fede nel Signore         

 

 

mercoledì, giugno 22, 2022

CAINO E ABELE

 

La prima coppia che rappresentò l’istituzione della famiglia nel mondo fu quella di Adamo ed Eva. Se dopo essere stati cacciati dal Giardino di Eden avrebbero potuto nutrire rancore per la condanna ricevuta, si evidenzia dai fatti, che marito e moglie temettero Dio e lo adorarono con sottomissione. Ce ne accorgiamo dal fatto che appena nacque Caino Eva espresse una preghiera di ringraziamento a Dio dicendo: «Ho acquistato un uomo dal Signore». Così, Caino è stato il primo figlio nato dalla prima famiglia istituita sulla terra e che ha avuto il privilegio di essere stato acquistato per volontà di Dio. Successivamente nacque un altro figlio di nome Abele, il quale, a differenza del primo non ebbe alcun privilegio di presentazione a Dio, come lo fu suo fratello. Questa disparità di benedizione è considerata un caso inspiegabile, la quale mostra in anticipo una certa disaffezione dei genitori verso il ragazzo e che ci porta a ipotizzare il preannunzio della prima morte di un innocente che verrà inglobata come apertura sacrificale del ministero di Dio. Su questo, non sappiamo leggere il significato né il fine. Anche se Abele potrebbe essere paragonato a Gesù per la sua innocenza, pur mancano molte correlazioni che ci indichino tale riferimento. Solo se Caino fosse paragonato al popolo di Israele, Abele, potrebbe essere correlato all’evento della crocifissione di Gesù, raffigurando Israele a Caino e Gesù ad Abele. Tuttavia, l’unico riferimento significativo resta la rappresentazione dell’inizio del male umano che si scaglierà contro il proprio fratello. Infatti, Dio comincia a spiegare a Caino che cosa è il male e come deve essere scoperto e dominato. Egli gli dice: Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta… ma tu dominalo. Questa frase ci illumina a considerare che se l’uomo si comportasse bene, difficilmente verrebbe attaccato dal male. Così, la vicenda di Caino e Abele è il primo avvertimento per l’uomo di seguire piuttosto i consigli di Dio e non quelli del suo cuore. Decade così, il detto che molti seguono e istruiscono di fare ciò che il cuore comanda. Consideriamo ora, la singolare situazione, in cui, Dio parla con Caino. In questa circostanza non si capisce se Dio fosse stato in Spirito visibile o invisibile, mentre la sua voce era per certo reale simile alla parola dell’uomo così era la stessa lingua. Genesi 4:9 Allora il Signore disse a Caino: «Dov'è Abele, tuo fratello?». Si evidenzia in questo colloquio il libero arbitrio dell’uomo, già in azione: Caino rispose: «Non lo so. Sono forse il guardiano di mio fratello?». Strano come Dio non dà peso al modo arrogante della risposta di Caino e prosegue a circoscrivere i fatti riguardo l’uccisone di Abele.  Genesi 4:10 Riprese: «Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo! Tuttavia, non avendo Dio ripreso Caino immediatamente sulla sua acerba risposta, ne fa sentire il peso subito dopo, Genisi 4:11 Ora sii maledetto. Non è valsa a Caino la sua primogenitura o la sua maestria di coltivare la terra né la sua presentazione da parte di Eva come offerta a Dio per essere perdonato, ma la sua azione fratricida distrusse, solo in un attimo la sua personalità e la sua vita. Eppure, Caino, pur cacciato dall’Eden, non dimenticherà suo fratello Abele. Egli avrà sempre un rimorso nel cuore che non riesce a cancellare. Nonostante questo suo apparente rimorso, il suo carattere si opporrà a Dio, facendo nascere l’idolatria nel popolo che lo ospitò. Non sappiamo il perché Dio lo fece grande, essendo che, egli costruì una città e che gli diede il nome di suo figlio Enoc considerando anche che la discendenza di Caino fu numerosa. Caino rimane un personaggio ambiguo e colmo di contradizioni e di oscuro futuro.  

Pace e fede nel Signore   

lunedì, giugno 13, 2022

ERANO NUDI

 

La prima disposizione organizzativa che Dio ha fatto, in riguardo al modo di vita è stata che l’uomo e la sua compagna avrebbero dovuti vivere nudi su questo pianeta. Dio disse: Genesi 3:11 Riprese: Chi ti ha fatto sapere che eri nudo? La condizione che Adamo avrebbe signoreggiato su tutti gli animali fu il presupposto che nessun animale lo avrebbe attaccato e che la sua sicurezza di vivibilità sarebbe stata immune da ogni pericolo. A tali condizioni, stabiliti da Dio, Adamo ed Eva e tutti gli abitanti ad anima vivente sarebbero vissuti nudi su questo pianeta. Ci chiediamo: questa tesi lascerebbe ad intendere che l’uomo sarebbe stato nudo anche nel regno di Dio? No! Perché nel cielo saremo tutti come gli angeli. Consideriamo ora Genesi 3:10 Rispose: Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto. Da dove è pervenuto il senso di paura ad Adamo di essere nudo? E’ stato forse satana? No! Certamente non sappiamo, quando satana fece si che Adamo ed Eva mangiassero il frutto dell’albero della conoscenza, avrebbero dopo sentito il bisogno di coprirsi e di vergognarsi di fronte a Dio, poiché, ciò non è scritto. E’ stata, quindi, la conoscenza che ha impresso il distinguo della personalità da coprire e riconoscere la propria nudità e, per conseguenza, la malizia del sesso.  Poiché, se il rsapporto tra uomo e donna fosse stato nella condizione di anima vivente la procreazione sarebbe stata funzionale, al massimo, strumentale ma ora con la vergogna è divenuta di libidine, essendo che, i nostri avi mangiarono il frutto, si sono aperti i loro occhi alla conoscenza. Tuttavia, alla conoscenza è attaccato il bene e il male e loro capirono che la nudità era un male, quello che Dio, invece, aveva preposto di essere normale. Così, il fatto che loro hanno considerato essere dignitoso e giusto contrastò la disposizione di Dio come base della vita delle anime viventi sulla terra. Siccome questa conseguenza ha inficiato il futuro dell’umanità come, anima vivente, la condanna non poteva essere che perpetua. Non è stato Dio a pesare la pena ma l’uomo stesso è stato concausa della misura restrittiva costringendo la giustizia di Dio ad operare come giudice terzo e non da Creatore. Con questo atto Adamo costruì, in un attimo, una siepe di confine con Dio che non riceverà più tolleranza ma solo giudizio. La nudità ha colpito non solo il corpo ma anche e soprattutto la mente di Adamo e di conseguenza dell’uomo che non può più dialogare con Dio nel momento di bisogno, perché il peccato e il dolore regnerà nella sua vita fino alla fine dei suoi giorni. Ora il suo corpo sentirà il freddo, il caldo e le malattie e la morte.  Se da un lato non possiamo che essere d’accordo a questa conseguenza penale per l’uomo, dall’altro dobbiamo anche considerare che l’uomo è stato a torto o a ragione sedotto nella sua buona fede, nella quale, la parte lesa è stata la sua mente, poiché, è stata corrotta e alterata con la semplice parola traviata di satana.  Siccome il vero colpevole è stato satana, l’uomo in virtù dell’appartenere a Dio come sua creatura, riceverà misericordia. Dio ha stabilito che Gesù avrebbe costruito l’uomo come piace a Dio per essere degno di vivere e non morire.  L’uomo non dirà più «Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto».  Ma la gioia regnerà sempre nell’uomo, anzi, Dio stesso asciugherà le lacrime all’uomo, vittima, in buona fede, di un progetto di Dio universale, sconosciuto totalmente all’uomo. L'uomo sarà come Dio vuole che sarà. 

Pace e fede nel Signore