Se l’oro rappresenta la ricchezza più eccelsa, per il quale, l’uomo lavora e combatte tutta la vita, perché, il sacrificio degli animali è stato richiesto da Dio? Questo è un problema. Ci accorgiamo che Dio nel pretendere il sacrificio animale è stato tassativo e meticolosamente preciso. A che gli sarebbe servito l’uccisione di un primogenito animale senza difetto se Egli è il padrone del mondo? Che effetto avrebbe causato la fuoriuscita del sangue e l’odore del grasso animale verso il cielo? Domande a cui non sappiamo rispondere. Ancora più strano sarebbe: Dio che detesta il sacrificio umano, Egli, accettò il sacrificio umano del suo unigenito Figlio Gesù e prima ancora lo pretese da Abramo nei riguardi dell’unico suo figlio Isacco. Se potessimo capire i motivi, per cui, Dio ha voluto testare la fede di Abramo, non certo capiamo i sacrifici degli animali che nulla appare logico se non la consumazione del migliore animale ucciso e bruciato alla gloria di Dio. Ma la incomprensione diventa totale quando Gesù ha dovuto offrire la sua vita in sacrificio per il mondo. Diciamo ha dovuto perché, sebbene Gesù si fosse offerto volontariamente, vero è anche che chiese al Padre se quel calice sarebbe potuto passare oltre. Quindi la ipotesi del potere perdonare di Dio o cancellare il peccato del mondo poteva avvenire lo stesso avendo Gesù chiesto al Padre se quel momento del suo sacrificio sarebbe potuto passare oltre. Ma quali sono stati i motivi, per cui, Dio ha dovuto fare ciò che ha fatto? Questo è un problema. Se prendiamo l’esempio dell’evento di Giobbe, ove satana si era intromesso a contrastare l’assetto che Dio aveva posto nella vita di Giobbe, possiamo ipotizzare che quell’evento si sarebbe potuto ripetere per causa della pena eterna che Dio diede all’uomo, avendo quest’ultimo ascoltato la lusinga di satana. In atri termini, può satana aver chiesto una rivalsa, contro il Figlio di Dio, avendo Dio punito l’uomo fattosi sedurre da satana? Se tutto questo potesse essere compreso rimarrebbe di capire il sacrificio di Gesù con tutte le fasi del suo martirio permesso da Dio se i sacrifici richiesti da Dio non devono essere simili a quelli dei sacrifici umani degli idolatri. Tuttavia, oltre il limite della comprensione, tutto farebbe capo a Dio, come unico Dio in assoluto. Allora, l’uomo si chiede, perché l’esistenza del sacrificio se l’uomo offre a Dio la sua fede, la sua ubbidienza e la sua sottomissione? Rispondiamo perché l’uomo è fallace, essendo che, l’uomo per meritare la perfezione di cui chiede la logica divina spiegata, deve conoscere il male, il sacrificio del lavoro e i sacrifici in offerta. Tutto per assimilare in eterno la potenza di Dio e non cadere come ha fatto Lucifero. L’angelo di luce non conosceva tutto questo, perché era solo angelo e perché era solo potente. Così, come Dio sta per fare ogni cosa nuova per colca di Lucifero, farà nuovo l’uomo, sempre per colpa di Lucifero. Tutto ritorna ad essere come prima perfetto ed eterno dentro la mente di Dio. L’universo dal suo stato immisurabile si raccoglierà nella realtà di un punto sotto il controllo della mente di Dio. Il sacrificio umano o animale dal quale abbiamo aperto questo capitolo, rimane per l’uomo ma non per Dio.
Pace e fede nel Signore
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