Dio si è trovato a decidere sul distruggere o proseguire l’esistenza di questo mondo a causa di una virtù amorevolmente data ma trasgredita è poi corrotta dall’indole dell’uomo che si voltò contro Dio. Genesi 6:6 E il Signore si pentì di aver fatto l'uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo. Se il dono della libertà Dio lo diede agli angeli sotto l’egida di Lucifero dopo, formando l’uomo, Dio, ha voluto dargli una migliore virtù, quella della libera scelta decisionale del suo futuro. Se nel primo caso la libertà degli angeli si era trasformata in ribellione e, per quella, Dio li ha posti nella geenna, per l’uomo formato ad immagine di Dio la pena sarebbe stata più pesante a causa della disubbidienza e corruzione. Egli sarebbe stato distrutto insieme alla terra senza lasciare memoria nell’universo. Talmente era la gravità del peccato che offendeva Dio che vanificava l’opera universale della creazione. Tuttavia, data la drastica decisone presa da Dio, prima di proseguire alla distruzione volle, come fece con Sodoma e Gomorra, scrutare il mondo se vi fosse stato anche un solo uomo che meritasse la vita. Fu trovato Noè che in quel momento diventò l’ago della bilancia, con cui, Dio ristabilì l’equilibrio della scelta dell’uomo tra la maledizione e la facoltà di godere della benedizione se avesse scelto Dio. Condizione che Dio offrirà dopo il diluvio all’uomo nel suo ministerio della salvezza. La domanda che ci facciamo è: con il diluvio, Dio, avrebbe anticipato la fine del mondo o avrebbe distrutto solo l’uomo? Con la distruzione dell’uomo il creato sarebbe continuato ad esistere, cioè, la terra avrebbe ospitato un’altra creatura formata da Dio? Non sappiamo. D’altro canto, essendo che è stata coinvolta nella distruzione anche la terra, si ipotizza che anche l’universo avrebbe avuto una grave ripercussione. Detto ciò, esaminiamo il caso che Noè per ringraziane il Signore, eresse un altare che rappresentò la richiesta di perdono dell’uomo a Dio per non averlo distrutto. Genesi 8:21 Il Signore ne odorò la soave fragranza e pensò: Non maledirò più il suolo a causa dell'uomo, perché l'istinto del cuore umano è incline al male fin dalla adolescenza; né colpirò più ogni essere vivente come ho fatto. Con l’olocausto fatto da Noè, il Signore apprezzò l’onestà di Noè e avendo valutato il suo cuore volle rinnovare il suo amore per l’uomo. Non maledirò più il suolo a causa dell’uomo. Dio fa una considerazione unica nel suo genere, nel mettere in conto la fragilità della carne di fronte alla natura dello spirito, riconciliando in questo modo, l’uomo a Dio. E’ un atto di pazienza e di volontà d’amore per fare raggiungere l’uomo alla salvezza mostrandogli un interesse d’amore ed anche per il fine di completare il suo ministerio sulla terra. Cosa sarebbe successo se Dio non avesse trovato Noè? Non possiamo rispondere a questa domanda. Solo Dio sa e forma i suoi piani. Tuttavia, il fatto che Dio disse che, si era pentito di avere creato l’uomo, mostra che se il piano della formazione dell’uomo fosse fallito e quindi, l’umanità e la stessa terra sarebbero terminati, su questo vi sarebbe una ipotesi che ci porta a concludere che il mondo non sarebbe stato distrutto lo stesso da Dio, essendo che, Dio al momento estremo della corruzione sarebbe intervenuto per restaurare il mondo, trovando un altro Noè. Ecco che al momento estremo della propagazione della corruzione, come fu con Sodoma o con il popolo di Dio in Egitto, Dio, ci avrebbe salvati prima che sarebbe intervenuto il momento impossibile.
Pace e fede nel Signore
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