Il desiderio che domina la mente dell’uomo in ogni tempo è quello di vedere Dio, per almeno due motivi chiavi: quello di verificare la realtà della sua esistenza e l’altro conoscere il nostro futuro. Non è bastato che Dio abbia detto di essere il Dio di Abramo di Isacco e di Israele, ma la necessità di vedere la sua persona supera ogni condizione di attesa e di attendibilità dei nostri padri. Dio non può lasciarci isolati nell’universo con il rischio di impazzire cercando l’invisibile. Per questo Dio ha provveduto di lasciarci le Sacre Scritture e come persona divina la testimonianza di Gesù. Se tutto ciò possa essere sufficiente, non lo è per l’uomo che nella disperazione grida sempre a Dio per essere tutelato. Questo ragionamento lo ha fatto Mosè quando andò a vedere il pruno ardente nel monte Sinai e dopo nell’occasione che Dio disse a Mosè di salire da quella parte del Sinai per recarsi in Canaan. Alla richiesta di Mosè di volere Dio in mezzo al popolo che lo guidasse in Canaan Dio gli rispose che se per un momento si avesse messo in mezzo a loro li avrebbe consumati, così pure Mosè. Tuttavia non si capisce il motivo perché Dio ordinò a Mosè e al popolo di togliersi i vestiti, essendo che, da quella situazione Dio avrebbe fatto le sue considerazioni se il popolo fosse idoneo o meno ad entrare nella terra promessa. Già un espediente del genere l’abbiamo visto in: Giudici 7:7 Allora il Signore disse a Gedeone: Mediante questi trecento uomini che hanno leccato l'acqua io vi libererò e metterò i Madianiti nelle tue mani…. A questa condizione di spogliarsi degli ornamenti, che si riferirebbero ai loro vestiti esterni, Mosè chiede a Dio una condizione che sapeva molto di obbligo: Esodo 33:15 Mosè gli disse: Se la tua presenza non viene con me, non farci partire di qui. Una delle poche volte in cui l’uomo parla con Dio in un dialogo aperto e senza inibizioni, come fu con Abramo. Qui conosciamo Dio che colloquia come umano ove si scoprono molte affinità di carattere e di lingua logs che impressionano per la loro semplicità discorsiva per nulla ultra terrestre. È per questo discorso confidenziale che Mosè a differenza degli altri patriarchi fece una domanda intrinseca a Dio, quello di voler vedere la sua gloria. Esodo 33:18 Mosè disse: Ti prego, fammi vedere la tua gloria! Notiamo che Mosè chiede una cosa ma Dio gli rivela un’altra cosa. La Gloria chiesta da Mosè poteva essere veduta ma Dio invece gli parla della impossibilità di vedere il suo volto. Tu non puoi vedere il mio volto, perché l'uomo non può vedermi e vivere. Ecco che Dio decide di rivelare solo a Mosè, che il suo volto non poteva essere contemplato o persino guardato dall’uomo perché egli non avrebbe potuto resistere alla potenza della sua gloria e vivere. Poi Dio torna alla richiesta di Mosè di mostrargli al sua gloria. Ma perché Dio permise a Mosè di vedere la sua gloria dalla parte delle sue spalle? Perché se avesse visto la gloria davanti, avrebbe visto il volto di Dio e Mosè sarebbe morto. Rapportiamo adesso questo evento di Mosè con il desiderio dell’uomo di voler vedere Dio oggi. Se la carne e i sangue non possono ereditare il regno di Dio, ciò vuol dire che non possiamo vedere Dio nello stato in cui siamo e vivere, essendo che, tutta l’umanità ne sarebbe consumata. Tuttavia, la sua voce potremmo certamente ascoltarla. Certamente! Ma ci vorrebbe un altro Mosè, di cui, egli ed anche il popolo la sentì. Ma Dio, ora, ha mandato Gesù per mezzo del quale, quando Gesù disse che il Padre era in Lui, abbiamo sentito la voce sua come Parola di Dio ma noi lo abbiamo ucciso. Come mai ora chiediamo di voler sentire la voce di Dio?
Pace e fede nel Signore
1 commento:
Ti voglio bene Giuseppe.
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