Marco
5:41 E presa la fanciulla per la mano, le
disse: Talitha cumi; il che, interpretato, vuol dire: Fanciulla io tel dico, levati. E’ incomprensibile capire
come funziona il miracolo nel corpo umano, ma ancor di più come la parola di un
comando pronunziata da Gesù, possa modificarlo e allo stesso modo, come la
natura ubbidisce al suo comando. Ricordiamo che i fatti raccontati nelle Sacre
Scritture, sono esempi straordinari che sbalordiscono l’uomo, lasciando nel suo
cuore, l’emozione dell’esistenza indiscutibile di Dio. Nei versi sopra
richiamati, è descritto uno dei più potenti miracoli fatti da Gesù, dopo la
resurrezione di Lazzaro, in una ragazzina dodicenne. Gesù trovandosi tra la
folla afflitta, interruppe dicendo, perché fate tanto rumore e tanti pianti, la
ragazza non è morta, ma dorme. Gesù si fa garante sulla sorte della giovane,
asserendo che lei non è morta ma dorme, e contrastando il potere del principe
di questo mondo, impone la sua totale potenza per rompere la regola del male
scaduta su quella un’ingenua ragazza. Non è solo una dimostrazione di assoluto
potere contro satana, ma è anche e soprattutto, una dimostrazione di un sentimento
di amore a noi incomprensibile, che Gesù eserciti sulla creatura la quale, per
un progetto a noi sconosciuto, in quel momento la giovane ha fatto da cavia per
la dimostrazione della salvezza dell’uomo nell’eternità. Ancora una volta Dio
conferma che la morte è un dormire in attesa del giorno della resurrezione, ove
Gesù pronunzierà un “Talita cumi” per tutti. Dicitura, che tutte le nazioni del
mondo, a tale previsione, dovrebbero inscrivere sulla propria bandiera
nazionale, essendo che tutti siamo legati a un solo destino e alla potenza di
un solo Salvatore.
Conosciamo
già, il modo di parlare di Dio che ha detto le stesse parole in, Genesi 21:18
Levati, togli il fanciullo, e fortificati ad averne cura; perciocché io lo farò
divenire una gran nazione. Anche Agar sentì la stessa frase nel momento in cui,
ogni speranza di vedere suo figlio Ismaele vivo, era svanita, e nel piangere
pensava che a momenti lo avrebbe perso, ma Dio sovvenne, dicendo “levati”. Allo stesso modo, Gesù, pronunziando le
parole, Talita Cumi, svegliò dal sonno della morte quell’ingenua giovane, che alzandosi
acquistò tutte le sue facoltà di intendere e di volere, riconoscendo e ringraziando
il suo Salvatore. Se ciò sia stato un miracolo, e per certo lo è stato, questo lo
vedremo anche al ritorno di Gesù, che esso si espanderà per tutti. Egli parlerà
con voce di Arcangelo e mentre le trombe divine squilleranno, per noi ci sarà la
salvezza. Com’è possibile, allora, che l’umanità debba attraversare, in questo
mondo, lo stato carnale per acquisire la sua forma spirituale, che sembra
essere quella originale? Genesi 6:6 E
l’Eterno si pentì di aver fatto l’uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo.
Se questa espressione vuole spiegarci che l’uomo è sempre esistito in spirito
in altri luoghi dell’universo, ma che Dio, nel farlo sulla terra in carne, si
sia pentito per l’insorgenza di un’eccessiva libertà, data all’uomo sotto forma
di auto determinazione, ciò gli ha creato dei problemi. Egli, allora, ha
ragione di pentirsi, perché entrerebbe in gioco il suo amore che l’ha fatto
muovere un po’ oltre, e il fatto che si è addolorato rivela il suo rinnovato
impegno per il raggiungimento del suo scopo.
Se
noi guardiamo la nostra natura, ci accorgiamo che siamo la proiezione del suo
carattere sulla terra, e questo, ci fa capire il suo dolore che scaturisce
proprio dall’amore indissolubile che Dio ha per il mondo fin dalla sua
fondazione. Di fronte alla trasgressione
dell’uomo, Egli ha voluto dire a se stesso, Talita Cumi, alzati e continua la
tua opera fino alla fine. Infatti, non è poca cosa che Gesù ha sopportato la
morte fisica sulla croce. Così, comprendiamo che il compito che Egli sta portando
a termine è ben più grande di quello che possiamo capire. Si tratta di
questioni che abbracciano dimensioni diverse di quelle comprensibili all’uomo e
che lui non potrebbe sopportarle se cercasse di capirle o investigarle. Ricordiamo
che, lo stesso, Paolo, vide al terzo cielo, cose ineffabili e indicibili. Talita cumi, Dio lo dirà anche alla
natura e all’intero universo, quando i cieli saranno svegliati dallo stato perenne
e saranno scrollati, per mezzo della sua Parola.
Pace e fede nel
Signore
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