martedì, maggio 01, 2018

NON FU UN CASO


Leggendo le Sacre Scritture, non è raro notare che al comando di Gesù, i malati ricevevano guarigione e la natura stessa gli ubbidiva e chi lo ascoltava credeva in Lui.  Giovanni 8:30 Mentre egli diceva queste cose, molti credettero in lui. Tuttavia, vi sono delle circostanze, in cui, l’evolversi del miracolo o della trasformazione di un fatto, per l’intervento soprannaturale, potrebbe non essere attribuito al divino ma al caso.  Per esaminare questo ultimo riferimento, si evidenzia il colloquio che Gesù ebbe con gli apostoli: Matteo 26:2 Voi sapete che fra due giorni è la Pasqua, e il Figlio dell'uomo sarà consegnato per esser crocifisso. Questa notizia, trasmessa da Gesù, agli apostoli in forma quasi sussurrata, si pensa che abbia prodotto un comando decisionale indiretto ai sacerdoti. Matteo 26:3 Allora i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani del popolo si riunirono nella corte del sommo sacerdote di nome Caifa. Come si osserva, al termine della pronunzia della notizia che Gesù ha dato agli apostoli, segue immediatamente, l’azione perpetratrice dei sacerdoti e degli Scribi, che si riunirono per decidere di far morire Gesù. Matteo 26:4 E tennero consiglio per prendere Gesù con inganno e farlo morire. Come è possibile che i sacerdoti abbiano deciso, a quella distanza e subito dopo al dire di Gesù, di farlo morire? Possiamo affermare con certezza che sia stato il caso? Se consideriamo che Gesù ha svolto il ministero conforme alle Sacre Scritture, allora, è necessario che su questo avvenimento, si faccia una profonda riflessione. Dovremmo esaminare, il come i sacerdoti furono spinti alla decisone di agire, subito dopo il detto di Gesù, se vi sia stato una discussione, nel merito prima e che essa non avesse alcun collegamento con la notizia data da Gesù. Lo scritto, dice, allora, quindi la decisione dei sacerdoti sarebbe un’azione consequenziale alla notizia data agli apostoli. Da ciò, si deduce che deve esserci stato un nesso che spostandosi dal luogo ove Gesù parlava sia andato nel luogo dei sacerdoti e li abbia spinti a perpetrare la decisione di far morire Gesù. Trattandosi di condannare Gesù, non può che trattarsi di satana, che seguiva Gesù in ogni momento del suo ministero. Si ricordi, quando Gesù disse a Pietro, vai via satana, Gesù, disconoscendo Pietro, cioè, non dando colpa alcuna alla persona di Pietro, parlò con chi era spiritualmente accanto a Pietro. Allo stesso modo, come è avvenuto con Pietro, satana, più che probabile ma possibile, egli abbia incitato immediatamente dopo i sacerdoti. Così, questa presenza nascosta, in cui, satana interviene indirettamente, può essere avvertita nel seguito, fino che Gesù fu crocifisso.  Luca 22:39 Uno dei malfattori appesi lo insultava, dicendo: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi! Questo parlare rispecchia quello di satana, quando tentò Gesù nel deserto. Allo stesso modo, qui, egli tenta Gesù, facendo parlare il ladrone, come a suo tempo parlò Pietro.  Questa riflessione ci addentra nel mistero divino, di cui, non è dato sapere la funzionalità se non quello di valutare i fatti descritti secondo la guida che elargisce il Consolatore che ci insegna le vie divine.  Da quanto detto si deduce che tutto il seguito dei fatti, fino alla croce, furono sotto la potestà di Gesù, poiché avrebbe potuto cambiare il corso e l’operosità di satana, poiché Gesù, volontariamente di sottopose alla sua merce.  Se a Gesù gli fu chiesto, che se fosse stato il Figlio di Dio, sarebbe potuto scendere dalla croce. Matteo 26:40 e dicendo: Tu che distruggi il tempio e in tre giorni lo ricostruisci, salva te stesso, se sei il Figlio di Dio, scendi giù dalla croce.  Gesù poteva scendere dalla croce e anche distruggere tutti, ma se ciò fosse accaduto, si sarebbe annullato lo scopo del ministero per la salvezza dell’uomo. Il rapporto di potestà di Gesù verso satana è tenuto nascosto all’uomo, tuttavia, esiste più di una esplicita occasione, ove Dio discute con satana e lo comanda, per esempio da Giobbe, da croniche e da Samuele.
Pace e fede nel Signore

Aforismi di g.d.

Le Sacre Scritture: sono il vademecum dell’uomo che vuole organizzarsi il vivere ma di più, sono la linfa della Parola di Dio che è Legge universale irrinunciabile.

I profeti: sono stati gli strumenti della volontà di Dio, ma ancor di più, hanno ospitato il suo Spirito.
Gesù: disse poche cose del regno di Dio, poiché, era più importante salvare l’uomo che sapere del regno.     
     

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