Se,
umanamente, potrebbe essere facile dare un giudizio per i peccati commessi dai
due re di Israele, molto arduo se non impossibile, risulterebbe capire il
giudizio divino che Dio ha riservato ai suoi unti. Certo è, se si guardassero i
fatti, a nostro giudizio, peserebbero più quelli di Davide che quelli di Saul,
tuttavia, è d’uopo osservare le motivazioni che hanno portato a peccare questi
grandi personaggi che sono parte rilevante del ministero di Dio. Consideriamo,
quindi, alcuni episodi che potrebbero darci una spiegazione del diverso
giudizio di Dio scaduto sopra la vita dei due unti. Se, da un lato, Saul
commise due peccati di disubbidienza e forse tre, di avere interpellato una
chiromante, Davide, dal canto suo, commise un adulterio e fu mandante di un
omicidio, il quale, quest’ultimo, secondo la nostra norma penale, vale come
omicidio. Sembrerebbe, allora, che Davide che ha commesso un reato più grave,
abbia ricevuto una più mite pena, rispetto alla tragica morte di Saul.
Condizioni che non possono passare inosservate se da una attenta disamina, le
due vigente sono messi a confronto. Infatti, risulterebbe che i personaggi
erano tutti e due di bell’aspetto superiore alla bellezza media, furono scelti
da Dio e furono unti per comando di Dio. Ma quale è stata la differenza
caratteriale o causale che ha permesso a Davide di ricevere il perdono da Dio
mentre Saul ricevette una morte atroce uccidendo se stesso? Se consideriamo
grave, il fatto che Saul sia andato dalla negromante e fece chiamare Samuel dall’Ades,
cosa avrebbe dovuto ricevere Davide per avere perpetrato un omicidio? Questo è un problema che non possiamo né
risolvere né a sua volta giudicare, essendo che la mente umana è solo parte
della proiezione dell’ombra di quella Dio trasmessa sull’uomo. Tuttavia, con
logica terrena, concludiamo il dire che il peccato di Saul è stato prodotto
dalla decisone del suo pensiero, cioè, Saul lasciandosi influenzare da satana,
ha sottovalutato il comando di Dio, come, ai suoi tempi, fecero Adamo ed Eva, i
quali, ricevettero pena eterna. Diversamente, il peccato di Davide è stato
prodotto dalla debolezza della carne, la quale, è dipesa dalla struttura
naturale del corpo umano creato da Dio, per cui, può essere posta a questa
debolezza una attenuante, come in effetti Dio gliela concesse. In altra
sintesi, non vi è stato un agente esterno che lo abbia convinto di contrastare
il comando di Dio, come il cedere alle lusinghe di satana ma è stata la sua
carne che ha ceduto ad altra carne, come fatto fisiologico intrinseco alla
natura dell’essere umano. Per questo motivo, Davide, graziato dalla morte è
stato punito con la maledizione della sua casa, mentre, per Saul la morte lo
colpì maldestramente. Ed ancora, per ultimo, Davide, riconoscendo il suo reato
lo ha confessato a Dio, mentre Saul, preferendo andare dalla chiromante ha
ignorato imperterrito il comandamento di Dio. Da tutta questa storia, viene
alla luce il fatto quando Davide chiese a Dio se potesse costruirgli un Tempio
ed Egli non volle, avendo deciso di riservare quel compito a suo figlio
Salomone. Ma quali potevano essere le ragioni di Dio di negare a Davide la
costruzione del Tempio, essendo egli il suo pupillo? Semplicemente, essendo il
Tempio, il luogo che doveva essere puro e santo, perché risedeva Dio, non
poteva essere costruito da un uomo che si era macchiato di sangue.
Pace e fede nel Signore
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