Se
da un lato, sappiamo che esiste un rapporto di necessità esistenziale nel
costruire una casa che serve per proteggere l’uomo dall’intemperie, dall’altro
non sappiamo quale possa essere il motivo della pretesa di Dio di desiderare un
semplice altare di pietre naturali per essere glorificato, senza che l’uomo
possa intervenire con l’opera delle sue mani per meglio offrire la sua offerta.
Esodo 20:25 E se farai per me un altare di pietra, non lo costruirai con
pietre tagliate; perché alzando su di esse lo scalpello le contamineresti.
Il Signore specifica, in modo tassativo che le pietre debbano essere scelte tra
quelle presenti nel luogo al momento della costruzione e non devono essere
tagliate. Da questo nasce una riflessione o meglio una ipotesi, che il luogo
dove ogni volta l’uomo decideva di ereggere un altare a Dio, quel luogo lo
aveva già santificato il Signore. Quel luogo era santo, essendo che lì era
presente la santità di Dio che si sarebbe compiaciuto dal profumo del grasso
dell’animale sacrificato, mentre esso saliva in cielo. Le pietre raccolte dal profeta o dall’uomo di
Dio per costruire l’altare, essendo già santificate, non era necessario che
l’uomo con il suo scalpello li modellasse, ma bastava solo che li prendesse e
li poggiasse una sopra l’altra. Ecco perché l’altare era un monumento sacro,
perché le pietre erano sacre e benedette da Dio, prima che l’uomo li usasse per
costruire l’altare, mentre l’intervento dello scalpello avrebbe inquinato la
benedizione di Dio su quel luogo. Un altro comando divino ci fa conoscere
quanto santo era il luogo e l’altare stesso: Esodo 20:26 E non salirai al
mio altare per mezzo di gradini, affinché su di esso non si scopra la tua
nudità. Tuttavia, a nostro parere, quanto sarebbe stato giusto porre
l’altare nel piano sopra dei gradini per mostrare l’uomo la sua sottomissione a
Dio? Ebbene, ciò, non era accettato e lo scopo è facilmente immaginabile se
pensiamo all’animo dell’uomo che facilmente, in molte occasioni, assume un
atteggiamento superbo ed egoistico quando costruisce un’opera. Per questo motivo, al
Signore, sebbene, gli sarebbe piaciuto un altare sollevato, tendendo al cielo,
lo rifiutava a giusta causa, poiché in questo modo, frenava l’uomo dal cadere
in peccato d’orgoglio. L’offerta così, rimaneva pura ed accettevole. Deuteronomio 27:5 Là costruirai pure un
altare all'Eterno, il tuo DIO, un altare di pietre, sulle quali non userai
alcun strumento di ferro. Così, lo strumento di ferro rappresenta la
tecnologia dell’uomo che è infusa dei principi materiali di questo mondo e per
questo motivo, essendo che le cose materiali si oppongono ai principi divini,
il Signore anticipava l’opera dell’uomo santificando le pietre e il luogo dove
avrebbe dovuto essere eretto l’altare. Ecco che Dio, negli altari di pietra
detesta l’uso del ferro, poiché, ciò che Dio santifica nessuno deve
modificarlo. Diverso è il costruire il tempio come fu comandato a Salomone da
Dio, quella fu un’opera, secondo il particolare comando di Dio con misure e
specifici decori, non che Dio avesse avuto bisogno di tali addobbi o di tale
costruzione, ma era riferito per la realtà terrena. L’esistenza del Tempio
vuole rappresentare il luogo dove è possibile sentire la presenza di Dio, mentre il
Tempio non è più necessario quando saremo nel regno di Dio. Tutto questo ha uno
scopo sulla terra, perchè l’uomo glorifichi Dio dentro il Tempio, ove lì,
risiede il suo Spirito e signoreggia la sua Gloria. L'altare è spesso definito
come simbolo di Cristo, dal fatto che il rito di consacrazione è riferito al
sacrificio della Croce. L'altare di pietra è la figura biblica di Cristo, che è la
pietra angolare della sua chiesa. Tutte quelle pietre usate dagli uomini di Dio, per costruire
gli altari, non si riferiscono altro che alla costruzione spirituale del Tempio futuro di
Dio.
Pace
e fede nel Signore
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