Isaia 14: 14 …salirò sulle parti più
alte delle nubi, sarò simile all’Altissimo". 15 Invece sarai precipitato
nello Sceol, nelle profondità della fossa.
E’ chiaro che
Lucifero, fu sprofondato nella voragine della terra, e con lui, tutti i suoi
angeli. Una domanda alquanto palese. Perché Iddio, dopo la lotta, non ha
distrutto Lucifero con tutti i suoi angeli? Non si è in grado di dare una
risposta a questo quesito, solo si può supporre che, se Dio lo avesse
sterminato, si sarebbe dimostrato che non è perfetto. Come mai Lucifero si
ribellò? Possiamo intuire che se Dio ha dato il libero arbitrio all’uomo, lo
abbia dato anche a Lucifero, questo per tale libera facoltà, conoscendo il bene
e il male, s’inorgoglì. Alla fine, Dio, permette che satana e i suoi angeli
usciranno dalla terra con il compito di sedurre l’uomo, sicuramente per un
preciso scopo, che potremmo solo immaginare.[1] Quando, Lucifero
illuminava la terra, esisteva solo il Cielo (Universo) e la terra. Il Cielo,
poiché al primo verso non è menzionata la Luce, si può intendere che era buio,
per il solo fatto che Lucifero illuminava la terra. Dopo la caduta di Lucifero,
lo Spirito di Dio aleggiò intorno alle acque che avvolgevano la terra, per
incominciare a restaurarla. Poiché la terra era divenuta vacua, Dio si attuò a
sanare sia il cielo e sia la terra. Iniziò dalla terra a formare in essa “un’anima
vivente”, la quale, non poteva abitare fuori dal “Giardino” poiché si sarebbe
contaminata con la terra, vacua e inquinata dal peccato di Lucifero. Per
popolare tutta la terra era, però, necessario che Dio facesse uscire l’anima
dal Giardino. Abbiamo allora due situazioni che si convergono per la
vivibilità. Con la conoscenza del bene e del male “l’anima vivente”, degradata
da Dio, diviene “uomo materia” e la terra è ripristinata con la vegetazione,
con il regno animale e gli astri, in particolare, Iddio pone il sole per dare
calore e luce all’uomo e a tutta la produzione terrestre. Tutto questo, da un
lato fu necessario per formare una creatura resistente al vaglio della
tentazione e dall’altro, con la discesa di Gesù, per preparare l’umanità alla
conoscenza di Dio e renderla incorruttibile per il nuovo posto. Giov. 14. Dopo
questa parentesi, torniamo al verso Genesi 1:3 Dio disse: «Sia luce!» E luce fu. La prima cosa che decide di fare,
Dio, è quella di creare la Luce che non si riferisce a quella del sole. Questa
Luce, sembra essere stata creata in mezzo alle tenebre e che quest’ultime
fossero già in esistenza, con la distesa, quando regnava Lucifero. Egli
illuminava la terra, perché l’universo era totalmente buio. Essendo luce e
tenebre insieme, Dio, per prima cosa, separò la Luce appena creata, dalle
tenebre. Non si è in grado di dire quale fosse questa Luce, poiché l’universo
da quello che vediamo, è dominato dalle tenebre. Genesi 1:4 Dio vide che la luce era buona; e Dio separò la luce dalle
tenebre. Qui, dobbiamo intendere che siamo nella prima fase della
creazione, che l’universo sia stato diviso in una parte non specificata di
tenebre e in un’altra non specificata di luce, e che la linea di demarcazione
possa essere anche visibile, ma non dalla terra. Se l’universo, dove noi siamo,
è buio, certamente stiamo nella parte ove sono le tenebre, come sarebbe
d’altronde da immaginarlo, dato che nella terra vi è stata una battaglia e poi Dio
ha posto il sole. Allora, l’estesa della luce, dove si troverebbe? Si trova,
certamente, nella posizione dominante sulle tenebre, e quindi, si suppone che
la luce avvolga il nostro universo come l’atmosfera avvolge la terra, ed
essendo i corpi celesti sferici, sferico è anche l’universo. Arditamente si può
supporre che Dio separò le tenebre e le pose nella parte interna della luce,
come parte sottomessa, e così la luce conterrebbe e controllerebbe le tenebre,
come l’atmosfera, fa con la terra. In teoria, un’ipotesi non biblica, una
navicella oltrepassando l’universo a noi conosciuto, dovrebbe trovare
l’universo di luce, a forma di corona circolare; ma quello non è ancora il
Regno di Dio, oltre questa corona circolare dovrebbe esserci il Regno di Dio.
Allora entriamo nell’ordine delle parole riferite da San. Paolo dalla sua
testimonianza. 2 Corinzi 12:2 Conosco un
uomo in Cristo, che quattordici anni fa (se fu con il corpo non so, se fu senza
il corpo non so, Dio lo sa), fu rapito fino al terzo cielo. In modo molto
ardito, diciamo che i cieli sarebbero: a) l’universo che vediamo, b) quello di
luce che ci avvolge, c) e poi quello di Dio. In tutto, il numero dei cieli
sarebbero tre, come lo è la Trinità di Dio. Questi, possiamo ipotizzare, che
sarebbero i cieli che attraversò l’Apostolo Paolo “col corpo o senza corpo, non si sa”. Forse fantasioso, ma ciò ci fa
comprendere la grandezza di Dio.
Pace e fede nel
Signore
[1]
Con la caduta di Lucifero, Dio cambia i suoi
piani. Infatti, il suo Spirito aleggiava sulle acque nell’intento di modificare
il sistema. Per riavere quello primiero angelico, doveva iniziare dalla materia
e da essa ritornare al sistema angelico. L’anima vivente, formata con le sue stesse
mani, sarebbe caduta sotto l’influsso di satana e conosciuto il bene e il male.
Acquistata, l’anima vivente, natura degradata, sarebbe stata poi resa
incorruttibile da Gesù. I credenti e gli osservatori della Parola di Dio
saranno trasportati dove Gesù sta preparando il posto, Giovanni 14, gli altri
saranno posti alle sofferenze eterne, insieme a satana nello zolfo e fuoco
eterno.
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