Lo stato fisiologico dell’uomo che lo collega a Dio, molto valorizzato dai religiosi e in un certo senso contrastato dagli antropologi, si protrae del continuo, ma lo scontro più acerbo è quello che si manifesta tra uomo e donna, per il fatto che l’uomo si attribuisce la somiglianza a Dio a discapito della donna. In questo contesto si vuole con l’aiuto di Dio, tentare una meglio specificazione di come stanno i fatti. Consideriamo, Genesi 1:27 Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. Cominciamo a dire che, “lo creò”, è singolare ma nel suo complesso l’uomo è costituito da maschio e femmina, fattore rinforzato dal fatto che, Dio disse che” li creò”, quindi, uomo e donna sono stati creati a somiglianza di Dio. Questo è un dato di fatto inamovibile e indiscutibile. Ciò, è rinforzato dall’acquisizione della nuova fase dell’uomo che è rinnovato e rivestito, Efesini 4:24 e rivestire l'uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella santità vera. L’uomo, come uomo e donna, saranno rivestiti per mezzo della giustizia e della santità vera di Dio. In questo modo, viene ancora evidenziata l’unità della creatura uomo e donna come immagine di Dio. Tuttavia, in seguito a queste dichiarazioni statutarie, vengono proclamate delle altre definizioni specifiche sulla convivenza delle due creature che a prima lettura sembrano mettere in discussione la specificità della dichiarazione statuaria d’origine. Prima lettera ai Corinzi 11:7 L'uomo non deve coprirsi il capo, poiché egli è immagine e gloria di Dio; la donna invece è gloria dell'uomo. Se ci soffermiamo alla lettura otteniamo il significato che l’uomo è immagine e gloria di Dio e la donna è gloria dell’uomo. Per capire meglio questa frase ci dobbiamo collegare prima alla dichiarazione statutaria principale di Genesi 1:27 che specifica che l’uomo e la donna sono stati creati all’immagine di Dio, poi mettere a confronto le parole della sopra scritta frase, “uomo a immagine e gloria di Dio” con quello della donna “gloria dell’uomo”. Ci troviamo di fronte alle espressioni che la gloria dell’uomo è la gloria di Dio e la gloria della donna è la gloria dell’uomo. Ecco che pur essendo uomo e donna creati all’immagine di Dio, in riguardo alla gloria, quella della donna è la gloria dell’uomo. Ciò significa che a parità di immagine di Dio, la donna deve la sua gloria all’uomo. questa non è discriminazione, come si vorrebbe far credere ai fini di creare zizania ma è titolarità della procreazione, essendo che l’uomo fu creato primo e porta il seme di Dio per popolare la terra, ma la donna porta la pena del peccato originale come pure l’uomo. La donna, quindi, viene dopo solo per la gloria ma la sua immagine è di Dio. Anche Gesù, in definitiva, è immagine di Dio, Seconda lettera ai Corinzi 4:4 perché non vedano lo splendore del glorioso vangelo di Cristo che è immagine di Dio. Egli è anche l’immagine del Dio invisibile, Colossesi 1:15 Egli è immagine del Dio invisibile, generato prima di ogni creatura. Ecco che Gesù, come uomo è l’immagine di Dio e come Parola è l’immagine di Dio invisibile. Ogni uomo e donna ha il suo posto determinato dalla giustizia e della Onnipotenza di Dio, le discussioni e le pretese di diritti e doveri sono utopia insinuate da satana per creare discontinuità all’opera perfetta di Dio. Da questo impariamo che se si mantenesse l’ordine della sequenza della gloria dichiarata dalla Parola di Dio, vi sarebbe pace e conforto tra le parti in attesa del ritorno di Gesù.
Pace e fede nel Signore
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