Questo evento più singolare che raro, racconta l’apparente azione protettiva di un uomo di Dio addetto al trasporto dell’Arca della salvezza che, improvvisamente viene fulminato dal Signore. I fatti che leggiamo, non sono chiaramente esposti né le motivazioni che potessero giustificare l’azione risolutiva e grave di Dio che provocò la morte di un suo servitore. 2 Samuele 5:6 Ma quando furono giunti all'aia di Nacon, Uzzà stese la mano verso l'arca di Dio e vi si appoggiò perché i buoi la facevano piegare. Non considerando che altre versioni della Bibbia traducono le parole -stese la mano- con la ritenne, che potrebbe farci capire che non ebbe sufficiente pazienza ne rispetto nel sostenerla, consideriamo il fatto che il verso dice chiaramente che i buoi la facevano piegare, cioè, veniva un po' sballottata dall’andamento dei buoi e dalla strada dissestata, le quali circostanze non presupponessero una reazione grave contro Uzzà da provocargli la morte. Il suggerimento che verrebbe da dire sarebbe, perché, Uzzà che stava dietro e suo fratello Achio che stava avanti all’Arca non sono intervenuti a fermarsi e ancorare correttamente l’Arca? Questa sarebbe la prima ipotesi di colpa. La seconda ipotesi e anche quella decisiva di colpevolezza sta nel fatto che, 2 Samuele 6:5 Davide e tutta la casa d'Israele facevano festa davanti al Signore con tutte le forze, con canti e con cetre, arpe, timpani, sistri e cembali. Se tutti facevano festa onorando Dio per l’ottenimento dell’Arca, contradittorio e odioso fu il comportamento di Uzzà che, non proteggendo l’Arca con il dovuto ancoraggio si limitava, forse, in modo disinteressato a respingerla, contrastando il contegno degli altri che con canti e con cetre facevano festa a Dio. Strano e offensivo doveva apparire l’evento religioso capeggiato dal re Davide nell’onorare Dio, mentre uno dei presenti con mansione di tutelare l’Arca avrebbe posto un odioso comportamento, trascurando di ancorarla. L’ira di Dio è scaduta su Uzzà, perché egli stava dietro ed era quello che vedeva il traballare dell’Arca, poiché, il fratello Achio stava avanti e non poteva vedere l’effetto che provocava lo sballottamento. Uzzà, a nostro parere, fu responsabile sia di non avere ancorato l’Arca sia di non averla rispettata, essendo che, conteneva le testimonianze di Dio. Ma soprattutto fu l’unico che non collaborando ai canti di celebrazione non si interessò nemmeno di ancorarle l’Arca. Tuttavia, se dovesse sembrare rigoroso l’intervento punitivo di Dio, dovremmo pensare che la cerimonia della festa con la presenza del re Davide e tutto il popolo era considerata santa. Per questo, Dio non permise che uno solo avrebbe macchiato la cerimonia a Lui dedicata. Tuttavia, si ricorda che in quel momento un altro personaggio, forse, era meritevole di essere colpito da una punizione. Ci riferiamo alla moglie di Davide, Milkal: 2Samuele 6:16 Mentre l'arca del Signore entrava nella città di David, Mikal, figlia di Saul, guardò dalla finestra; vedendo il re Davide che saltava e danzava dinanzi al Signore, lo disprezzò in cuor suo. Si consideri che Milkal mostrò un odio verso Davide, che pur indirettamente sminuì la riverenza di lode che tutti davano a Dio. A parere nostro, essa fu perdonata per amore di Davide, ma anche perché la casa di Saul era stata già gravemente penalizzata dalla maledizione di Dio. Uzzà, resta un avvertimento per chi serve il Signore che deve proporsi sempre con un comportamento doveroso e umile. Tuttavia, vi sarebbe un’altra ipotesi di colpa di Uzzà, per il fatto che per trattenere l’Arca, si appoggiò su di essa. Questo atto con l’appoggiarsi potrebbe avere inquinato la santità dell’Arca ma anche posto, simbolicamente, la stessa, sotto il potere dell’uomo.
Pace e fede nel Signore
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